Difference between revisions of "Caniglia2009"

From emcawiki
Jump to: navigation, search
(Created page with "{{BibEntry |BibType=BOOK |Author(s)=Enrico Caniglia |Title=La notizia: Come si racconta il mondo in cui viviamo |Tag(s)=MCA; Journalism; Newspaper; News; Communication; Media;...")
 
Line 3: Line 3:
 
|Author(s)=Enrico Caniglia
 
|Author(s)=Enrico Caniglia
 
|Title=La notizia: Come si racconta il mondo in cui viviamo
 
|Title=La notizia: Come si racconta il mondo in cui viviamo
|Tag(s)=MCA; Journalism; Newspaper; News; Communication; Media; Mass media;  
+
|Tag(s)=MCA; Journalism; Newspaper; News; Communication; Media; Mass media; Membership Categorization;  
 
|Key=Caniglia2009
 
|Key=Caniglia2009
 
|Publisher=Laterza
 
|Publisher=Laterza

Revision as of 08:51, 18 April 2016

Caniglia2009
BibType BOOK
Key Caniglia2009
Author(s) Enrico Caniglia
Title La notizia: Come si racconta il mondo in cui viviamo
Editor(s)
Tag(s) MCA, Journalism, Newspaper, News, Communication, Media, Mass media, Membership Categorization
Publisher Laterza
Year 2009
Language
City Roma-Bari
Month
Journal
Volume
Number
Pages
URL
DOI
ISBN 9788842090786
Organization
Institution
School
Type
Edition
Series Temi della comunicazione
Howpublished
Book title
Chapter

Download BibTex

Abstract

Come è possibile che la mattina quando sfogliamo il giornale o la sera guardando il telegiornale comprendiamo in modo ovvio, naturale e immediato le notizie? Perché la nostra comprensione è il risultato del ricorso a una stratificazione di pratiche, di risorse e di competenze socialmente condivise tra chi elabora e chi fruisce l’informazione. Questa la tesi di Enrico Caniglia che ribalta la tradizionale interpretazione: non sono i media a produrre senso comune ma è il senso comune che rende possibili i fenomeni mediatici. «Lo scopo del libro non è quello di proporre una nuova teoria dei media o del giornalismo, ma di illustrare e di mettere alla prova un approccio alternativo, più attento agli aspetti pratici, per l’analisi empirica dei fenomeni mediatici».

Notes